Futura+: il bando per accrescere le competenze digitali delle donne

Il bando Futura+, promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale (MEF – Dipartimento per la Trasformazione Digitale), nasce per ridurre i divari sociali, territoriali e di genere che ostacolano la piena partecipazione delle donne alla trasformazione digitale. L’iniziativa si inserisce nel contesto delle politiche nazionali ed europee per il decennio digitale e del PNRR, con l’obiettivo di rafforzare le competenze digitali femminili e favorire l’accesso a professioni ICT e STEM.
In Italia, il divario digitale è ancora significativo: solo una quota limitata della popolazione adulta possiede competenze digitali adeguate e la presenza femminile nei settori tecnologici è inferiore alla media europea. Il bando Futura+ interviene su queste criticità, proponendo percorsi formativi e di empowerment per donne tra i 18 e i 67 anni, con particolare attenzione alle fasce più fragili.

Obiettivi e impatto atteso

Il bando mira a creare opportunità concrete di inclusione e avanzamento professionale, attraverso progetti che integrano formazione digitale, sviluppo delle soft skills e accompagnamento al lavoro. L’obiettivo è ridurre il gap occupazionale e favorire la partecipazione femminile ai settori più strategici per la competitività del Paese. L’approccio è multidimensionale: non solo corsi di formazione, ma anche servizi di conciliazione vita-lavoro, tutoraggio e orientamento, per garantire continuità e efficacia.

Chi può partecipare e requisiti del partenariato

La candidatura deve essere presentata da un partenariato composto da almeno tre e fino a otto soggetti, coordinati da un ente responsabile senza scopo di lucro, con sede legale in Italia e almeno due anni di attività. Il soggetto capofila può presentare una sola proposta e non può essere partner in altri progetti dello stesso bando. Possono aderire anche soggetti for profit, purché apportino competenze specialistiche non disponibili tra i partner non profit, nel limite del 30% del budget.
Questa struttura garantisce la qualità e la multidisciplinarità dei progetti, favorendo la collaborazione tra enti pubblici, privati e realtà del terzo settore.

Tipologie di interventi ammissibili

I progetti devono rivolgersi a donne e ragazze tra i 18 e i 67 anni e prevedere attività integrate: formazione digitale di base e avanzata, percorsi di empowerment, iniziative di orientamento e tutoraggio, servizi di supporto per la partecipazione continuativa. È incoraggiata l’adozione di metodologie didattiche innovative e la possibilità di conseguire certificazioni riconosciute nel mercato del lavoro.
Le spese finanziabili includono formazione, personale dedicato, strumenti e servizi di supporto, oltre a una quota di costi indiretti pari all’8% del contributo richiesto. È prevista anche un’indennità di frequenza per le partecipanti, fino a 3.500 euro, erogabile solo al completamento del percorso formativo. Restano escluse spese non correlate al progetto o prive di documentazione.

Durata e criteri di valutazione

I progetti devono avere una durata compresa tra 18 e 30 mesi e possono essere realizzati su più regioni o a livello nazionale. La selezione si basa su criteri di coerenza, qualità, esperienza del partenariato, fattibilità organizzativa e capacità di produrre impatti misurabili sull’occupazione femminile. Il punteggio massimo è di 100 punti, con un coefficiente premiale per progetti già sostenuti nel precedente bando Futura.

Dotazione finanziaria e contributo previsto

Il bando dispone di una dotazione complessiva di 15 milioni di euro. Il contributo per ciascun progetto deve essere compreso tra 1 milione e 3 milioni di euro. Questa dimensione finanziaria consente di sviluppare interventi strutturati e di ampia portata, capaci di generare un impatto significativo sul sistema delle competenze digitali.

Modalità di partecipazione e scadenze

Le candidature devono essere presentate entro le ore 11:00 del 18 dicembre 2025, attraverso la piattaforma Re@dy (https://www.portaleready.it/login), caricando la documentazione richiesta: atti costitutivi, statuti, bilanci e curriculum del referente di progetto. È fondamentale rispettare le scadenze e garantire la completezza della documentazione per evitare esclusioni.

Perché il bando Futura+ è un’opportunità da cogliere subito

Futura+ rappresenta una leva strategica per ridurre il divario digitale e promuovere l’inclusione femminile nel mercato del lavoro. Investire oggi nella formazione digitale delle donne significa rafforzare la competitività del Paese e creare un sistema più equo e innovativo. Per le organizzazioni, partecipare al bando è un’occasione per contribuire a un cambiamento strutturale, accedere a risorse significative e sviluppare progetti di impatto sociale.
Integrare questa opportunità nella pianificazione delle attività consente di ampliare la rete di collaborazioni, valorizzare le competenze interne e generare benefici duraturi per le comunità. Agire tempestivamente è la chiave per trasformare il bando in un vantaggio concreto.

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Tiziano Beneggi

Novembre 20, 2025

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