Manovra 2026: tutte le misure confermate e in discussione al 25 ottobre

La Manovra 2026, contenuta in un disegno di legge da 137 articoli per un valore complessivo di circa 16 miliardi di euro, è stata approvata dal Consiglio dei Ministri ed è attualmente all’esame del Parlamento. Le misure già confermate coprono ambiti chiave della fiscalità, del lavoro, degli investimenti e della previdenza. Altre disposizioni, invece, restano in fase di valutazione. Per imprese, professionisti e contribuenti, conoscere con chiarezza lo stato di ciascun intervento è essenziale per agire con anticipo e metodo.

Riduzione IRPEF: rimodulazione selettiva del prelievo
Viene confermata la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. Questo alleggerimento interessa una fascia significativa della popolazione fiscale, in particolare i lavoratori dipendenti e i pensionati. Tuttavia, la manovra prevede anche un meccanismo di compensazione: per i redditi superiori a 200.000 euro viene ridotta la possibilità di detrazione, con esclusione delle sole spese sanitarie. Il risultato è una riduzione del beneficio fiscale netto per i redditi elevati, che dovranno ricalcolare con attenzione l’effettivo risparmio.

Detassazione degli straordinari: leva per aumentare il netto
Per i lavoratori con redditi inferiori a 40.000 euro, le maggiorazioni derivanti da lavoro straordinario, notturno e festivo saranno soggette a un’imposta sostitutiva del 15%. L’obiettivo è incentivare la produttività e aumentare la retribuzione netta, riducendo la pressione fiscale sul lavoro effettivo. Le imprese potranno beneficiare di una maggiore disponibilità del personale a coprire turni straordinari, ma dovranno riconsiderare le politiche di turnazione e la struttura dei costi interni, in particolare nei settori con forte stagionalità.

Rottamazione quinquies: opportunità per la regolarizzazione fiscale
Il disegno di legge introduce una nuova definizione agevolata dei debiti fiscali affidati all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023. I contribuenti potranno saldare il debito in un massimo di 54 rate bimestrali, pari a nove anni, senza corrispondere sanzioni né interessi, ma solo un interesse dilatorio del 4% annuo. Questa misura rappresenta una concreta possibilità di risanamento per imprese e professionisti con situazioni pregresse, a condizione che sia valutata attentamente la capacità di sostenere l’intero piano di rientro. Il rischio di decadenza, in caso di mancato pagamento, rimane elevato.

Regime forfettario: conferma delle soglie ma nessuna apertura
Il limite di reddito da lavoro dipendente o assimilato per poter aderire o restare nel regime forfettario resta fissato a 35.000 euro. Non viene accolta, per ora, l’ipotesi di estensione del tetto dei ricavi a 100.000 euro, nonostante fosse stata auspicata da diverse categorie. La conferma del regime in forma invariata favorisce la stabilità per i soggetti già inquadrati, ma limita le potenzialità di crescita per le microimprese. Chi si avvicina al superamento della soglia dovrà valutare con attenzione il passaggio al regime ordinario e i relativi oneri.

Super-ammortamento: rilancio mirato degli investimenti produttivi
La manovra reintroduce il super-ammortamento, con una maggiorazione del costo fiscalmente deducibile fino al 220% per beni strumentali nuovi legati alla transizione green e digitale. Il beneficio punta a stimolare investimenti tecnologici e sostenibili, ma è subordinato al rispetto di requisiti tecnici documentati. Le imprese interessate dovranno pianificare con precisione l’intervento, verificando compatibilità con altre agevolazioni in corso e coordinando la deducibilità nel bilancio e nella dichiarazione dei redditi.

Affitti brevi: revisione del prelievo e nuove valutazioni gestionali
Per i redditi derivanti da locazioni brevi, anche tramite piattaforme digitali, la tassazione passerà dal 21% al 26%. La misura si applica a tutti i canoni percepiti nel 2026 e mira a riallineare il trattamento fiscale rispetto ad altri redditi di capitale. Questo incremento impone a proprietari e gestori di immobili una revisione del modello di business, con possibili conseguenze sull’offerta turistica, soprattutto nelle città d’arte e nelle località stagionali.

Misure previdenziali: conferme e penalizzazioni in arrivo
La cosiddetta Quota 103, che consente l’accesso alla pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi, viene prorogata anche per il 2026. Tuttavia, sono previste penalizzazioni economiche sull’assegno per chi opta per l’uscita anticipata. Le pensioni minime vengono aumentate da 618 a 670 euro mensili per gli over 75. Il quadro previdenziale, pur garantendo continuità, richiede oggi una valutazione attuariale più attenta, per evitare decisioni affrettate o penalizzanti nel lungo periodo.

Altre misure confermate
Vengono prorogati il bonus ristrutturazioni al 50% e il bonus mobili fino a 5.000 euro. Viene rifinanziata la legge Sabatini per gli investimenti in beni strumentali. Prosegue il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Confermati il bonus psicologo e il fondo affitto giovani. Si istituisce un fondo da 20 milioni di euro per il sostegno abitativo dei genitori separati con figli a carico.

Misure ancora in discussione al 25 ottobre
Restano in fase di valutazione parlamentare alcuni interventi tecnici di rilievo: la riforma dell’IRAP, con possibile revisione dell’ambito soggettivo; l’innalzamento a 100.000 euro della soglia di ricavi per il forfettario; il rafforzamento delle detrazioni per carichi familiari; la semplificazione del calendario fiscale estivo; modifiche alla disciplina dei fringe benefit e alla deducibilità dei costi auto. La loro approvazione definitiva dipenderà dagli equilibri politici e dalla disponibilità di coperture.

Conclusioni operative
La Manovra 2026 impone a imprese e professionisti una rilettura attenta delle dinamiche fiscali e organizzative. Le misure confermate offrono margini di ottimizzazione, ma anche vincoli strutturali. La fase di discussione parlamentare rappresenta l’ultima finestra utile per anticipare decisioni di rilievo, valutare convenienze e pianificare correttamente investimenti, retribuzioni e strategie di compliance.

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Tiziano Beneggi

Ottobre 25, 2025

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